Maria Cristina Tubaro FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE CRISTIANA A FROSINONE

  Maria Cristina Tubaro FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE CRISTIANA A FROSINONE 27.1.2016 E’ stata presentata il 26 gennaio 2016 la quinta edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa promosso ogni anno dal Comitato S.A.LE e che si terrà nei giorni 29 e 30 gennaio. Al mattino, dalle 10 alle 12, la sessione dedicata ai giovani e alle scuole, al pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.00, una sessione pomeridiana aperta a tutti. La conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2016 del Festival si è tenuta a Frosinone, nella Curia Diocesana, alla presenza del Vescovo, Mons., Ambrogio Spreafico, del presidente del Comitato S.A.LE Francesco Rabotti, del presidente della Banca Popolare del Cassinate Donato Formisano. Nel presentare il Festival, il presidente Rabotti ha ricordato che l’iniziativa è nata proprio per diffondere anche qui, nel nostro territorio, i principi della Dottrina Sociale cristiana. Ogni anno il festival si tiene in una delle diocesi della Provincia di Frosinone, e, sebbene già nella prima edizione il Festival si era tenuto a Casamari – e dunque nel territorio della Diocesi di Frosinone Veroli Ferentino – è la prima volta che il Festival arriva nel capoluogo. Particolarmente significativo sarà il fatto che ad ospitare questa edizione del Festival sarà la filiale di Frosinone della Banca Popolare del Cassinate. Oggi le banche sono viste con grande diffidenza, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. Ma – ha detto Rabotti – ci può essere un sistema banca che funziona, che è legato al territorio e che può essere luogo di dialogo. Oggi – ha detto Rabotti – la logica della dialettica che ha contraddistinto gli ultimi secoli (ad esempio...

Danilo Campanella: LA FINE DEL NOSTRO TEMPO

  Danilo Campanella LA FINE DEL NOSTRO TEMPO L’ultimo idolo, il mercato, è definitivamente caduto; esso era l’ennesimo di una lunga serie. I vecchi “idoli”, politici, religiosi, scientifici, economici, non trovano più spazio nel mondo contemporaneo e sono quasi totalmente assenti dalla coscienza delle nuove generazioni, non più disposte a vivere dietro quel muro i cui mattoni sono composti dagli obblighi di una società che non garantisce loro più nessuna sicurezza. Qual è la relazione tra la crisi mondiale e l’odierna politica internazionale? Che ruolo hanno le multinazionali con i sistemi di controllo di massa? Possiamo prevedere cosa ci aspetta nel prossimo futuro? In questo nuovo, inquietante libro, il lettore viene coinvolto in un viaggio tra politica, filosofia e cronaca recente, in cerca delle ragioni sociali che stanno alla base della crisi del nostro tempo. Dalla geopolitica dell’antica Grecia a quella della Cina contemporanea, dalla politica dei principi di Aldo Moro alla Realpolitik di Henry Kissinger, dalle previsioni di Le Bon a quelle di Pasolini, viene tracciato un percorso letterario documentato in cui antiche glorie ideologiche vengono sostituite da nuovi meccanismi politici che, grazie alle nuove tecnologie, stanno cercando di formare un nuovo tipo di uomo: il soggetto di massa. L’obiettivo: il nuovo ordine del mondo. “La fine del nostro tempo” è presente, in questi giorni, presso la Fiera del libro al Palazzo dei Congressi dell’Eur in Roma, per raggiungere infine le librerie a gennaio 2016. Per essere ordinato con sconto online si può accedere al seguente link, facendolo arrivare a casa propria in pochissimi giorni: http://www.dissensi.it/content/la-fine-del-nostro-tempo-di-danilo-campanella.html    ...

Maria Pia Di Nonno UNA DEMOCRAZIA A MISURA D’UOMO: LA COMUNITÀ OLIVETTIANA COME LUOGO DI RISANAMENTO POLITICO, SOCIO-ECONOMICO E MORALE

Maria Pia Di Nonno UNA DEMOCRAZIA A MISURA D’UOMO: LA COMUNITÀ OLIVETTIANA COME LUOGO DI RISANAMENTO POLITICO, SOCIO-ECONOMICO E MORALE “L’idea di Comunità è in cammino; ma richiede grandissima pazienza, molta tenacia, molti sacrifici. E soprattutto fede, fede non nella mia persona ma nella redenzione dell’uomo, nell’ascesa verso una Comunità più libera spiritualmente e materialmente più alta, in un mondo più degno di essere vissuto. (…) La fine della guerra fredda non si avrà, se non si risolve la crisi della civiltà occidentale. Tuttavia la speranza di un ordine nuovo in Europa è legata al destino di un’idea.” Queste calzanti e pungenti righe scritte da Adriano Olivetti ed oggi riportate nel saggio Il Cammino della Comunità (Edizioni di Comunità, 2013, p. 61) – un’antologia che raccoglie i più bei discorsi olivettiani – sintetizzano il cuore del discorso che alla base del pensiero di Olivetti. Ma come giunge l’ingegnere ad elaborare questo concetto della Comunità a misura d’uomo improntata essenzialmente sulla tutela della persona attraverso la tutela del lavoro, della cultura e della democrazia. La persona, infatti, per diventare un vero cittadino e al contempo per trovare la propria vocazione e vedersi rispettata la propria identità ha bisogno di un lavoro dignitoso (come anche la nostra Costituzione evidenzia). Tramite il lavoro la persona dà un senso alla propria vita e può così realmente, avendo soddisfatto questo bisogno essenziale e fisiologico, volgersi verso una vera cultura che non sia indottrinamento. Così facendo si creano delle vere persone e di conseguenza dei veri cittadini. E solo dei veri cittadini sono in grado di realizzare dei sistemi democratici sostanziali e non formali. Ricorda, infatti, Elias...

Antonino Giannone: ETICA PROFESSIONALE E RELAZIONI INDUSTRIALI

Antonino Giannone* ETICA PROFESSIONALE E RELAZIONI INDUSTRIALI Antonino Giannone – Politecnico di Torino  (Ed. CLUT Torino- Settembre 2015- www.clut.it) Lo sviluppo dell’Innovazione nella società della globalizzazione, il domani delle aziende, del management nell’era digitale, dipenderà dalla miscellanea di numerose tecnologie che abbiamo presentato in questo libro: Mobile Internet–Intelligenza artificiale – Internet of Things e Smart City –iCloud – Robotica, con Domotica e Avionica e con i veicoli autoguidati – Nanotecnologie- Big Data– Nuove piattaforme digitali– Social network.  Le conseguenze sulle persone, dentro la Globalizzazione, sono e saranno inevitabili. Abbiamo voluto esprimere non solo una preoccupazione, ma anche un convincimento etico e morale: è l’uomo, è la persona e la sua dignità che va rimessa al centro delle scelte strategiche e degli obiettivi aziendali, a qualunque latitudine.  Il delicato periodo di transizione del primo periodo del III^ millennio, nell’ambito politico e sociale, è stato caratterizzato in Italia da inquietanti fenomeni di degrado nei rapporti tra pubblici poteri, da illegalità diffusa, da particolarismi locali, abbiamo visto  aumentare notevolmente il numero dei cittadini che guarda con diffidenza la politica, in particolare cresce la sfiducia anche in un grande numero di giovani universitari. “La dignità della persona umana e il bene comune stanno al di sopra della tranquillità di alcuni che non vogliono rinunciare ai loro privilegi.” (Papa Francesco).  Per fronteggiare le grandi cupidigie individuali e collettive, bisognerebbe ricorrere anche a nuove forme di finanza: la finanza etica, verso l’economia reale e forme di economia civile al servizio dell’uomo, della famiglia, delle piccole e grandi aziende, dei progetti per le infrastrutture, dei giovani che vogliono fare impresa con nuove idee e start up e verso lo sviluppo delle Innovazioni tecnologiche. A ciò, in aggiunta, servirebbe un recupero dell’Etica in ogni professione e attività, riscoprendo i valori trasmessi dai filosofi greci e latini, dai pensatori moderni, dai grandi Educatori, Innovatori e Responsabili delle Religioni monoteiste. Auspichiamo che siano riaffermati i principi della solidarietà sociale per un...

Alessandro Cristofari: LA FATICA E LA GIOIA – Voci di famiglie cristiane

Quarantasette coniugi, persone normali e personaggi noti come Luca Barilla, Debora Caprioglio, Max Giusti, Pupi Avati, raccontano la storia della famiglia reale, non di quella spesso idealizzata e avulsa dalla pratica delle difficoltà giornaliere: gli innamoramenti, le delusioni, la sfida dell’accoglienza dei figli e del trascorrere degli anni. Senza censurare drammi, ripensamenti, errori e cadute, testimoniano che il matrimonio non è solo un’alleanza stipulata  fra i due coniugi, ma con Dio stesso. È lui il primo ad essere fedele alla sua promessa. In tal modo è possibile trasformare le fatiche in gioia, rimanere fedeli malgrado le tentazioni, poiché è Dio che porta a compimento l’opera da lui iniziata. Per questo, come ci ricorda Papa Francesco, «il Signore, nella sua bontà, concede alla Chiesa di gioire per tante famiglie che, sostenute e alimentate da una fede sincera, realizzano nella fatica e nella gioia del quotidiano i beni del matrimonio». La piccola chiesa domestica, che non è esente dalla nostra limitatezza e dal nostro egoismo, è il luogo in cui è possibile sperimentare la grazia di Dio in un percorso educativo, affettivo, spirituale in cui la nostra umanità cresce ed impara a dare compimento al mistero della nostra esistenza. Alessandro...